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Artocarpus Heterophyllus (JackFruit) [Topic Ufficiale]

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  1. VodaKe
     
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    Artocarpus Heterophyllus (JackFruit) [Topic Ufficiale]

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    L'albero è originario delle pendici meridionali dell'Himalaya orientale (India). Oggi è diffuso alle basse latitudini in tutto il sudest asiatico, sulla costa settentrionale dell'Australia, sulla costa atlantica del Brasile e, in misura minore, in altre regioni tropicali, inclusi alcuni paesi dell'Africa.



    L'albero ha fusto robusto fino a 60 centimetri di diametro e foglie perenni. Il giaco è una pianta cauliflora e monoica, e presenta fiori maschili e femminili separati in diverse infiorescenze nella stessa pianta.

    Il frutto è un sincarpo di forma ovale che si origina dallo sviluppo dell'infiorescenza femminile direttamente dal tronco e può superare i 40 cm di diametro e i 30 kg di peso. I singoli frutti del sincarpo derivano dall'ovario dei fiori e circondano ognuno un seme, anch'esso commestibile. Può essere paragonato a un fico gigante. Il colore della buccia matura è giallo scuro, quello della polpa è generalmente giallo carico. Il sapore è un misto di mela e ananas, con retrogusto di vaniglia, delizioso nelle migliori varietà.

    Il giaco è un fruttifero tropicale che si è dimostrato resistente anche a vari microclimi suptropicali, come il Sud della Florida, dove le temperature non scendano mai sotto i -1 gradi. Tuttavia anche temperature poco sopra lo zero minano le qualità organolettiche dei frutti, per cui la sua coltivazione non è possibile neanche nelle zone più riparate del bacino del Mediterraneo, dove l'albero potrebbe crescere all'aria aperta, una volta adulto.

    Gli inglesi lo chiamavano, piuttosto impropriamente, "albero del pane" e il frutto può raggiungere i 40 chili di peso, mezzo metro di diametro e 91 cm di lunghezza.

    Pur essendo l'albero Artocarpus heterophyllus molto longevo, diventando così alto e grande, per la gente è piuttosto facile coglierne i frutti, che pesano mediamente 25/30 kg, perchè questi vengono prodotti dal tronco nudo anche a pochi metri da terra.

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    La polpa succosa, chiusa intorno ai semi ha un sapore simile all'ananas, ma più dolce, mieloso.

    I semi, color nocciola, sembrano grossi fagioli contenuti in un guscio rigido che va rotto con un martello.

    In Sri Lanka il frutto viene consumato anche acerbo,in questa fase è chiamato Coss ed ha un tenue e piacevole profumo.
    coltivare Jackfruit
    La polpa, acerba, è bianchissima e viene cucinata in cento modi diversi come una verdura, con il cury, il peperoncino, l'olio di cocco, abbinato a lenticchie ed erbe aromatiche in proporzioni diverse, ma è buonissima anche solo lessata in poca acqua per ottenere un purè delizioso.

    Quando il Jackfruit è maturo, questo si controlla prima di staccarlo dall'albero, come si fa da noi in Italia con le angurie, valutandone il suono.

    Una volta staccato dalla pianta è il profumo/odore che ce ne conferma la maturazione.A questo punto a Sri Lanka il Jackfruit viene chiamato Uaraka ed è considerato un frutto.

    La polpa è lucida, color albicocca, profuma di ananas, banana e di qualco'altro di esotico che è completamente sconosciuto a noi occidentali.

    I semi del frutto maturo, privati a martellate dal guscio, rivelano una polpa bianca e croccante come quella della nocciola, ricoperta da una pellicola che la proteggerà durante la cottura, come le caldarroste, delle quali ha proprio il sapore (kagiu).











    L'elemento fondamentale per la coltivazione di questa pianta la luce, mai tuttavia quella diretta del sole. Mal sopporta temperature inferiori ai 15. Alle nostre latitudini pertanto va riparato in serra riscaldata durante il periodo invernale e posto all'esterno solo in primavera inoltrata.

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    Le annaffiature non devono essere abbondanti, anzi necessario lasciare asciugare il terreno per 2 o tre giorni prima di procedere ad una nuova annaffiatura. In questo modo si riduce al minimo il pericolo di far sviluppare malattie fungine. Il terreno ideale per questa pianta, nel clima mediterraneo, composto da un 37/38% di torba, da un 25% di terriccio, da un 25% di corteccia e da un 12/13% di sostanza organica.

     
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  2. Rosario Andrea Toscano
     
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    Ho un giardino nella costa catanese a 100 metri dal mare a 20 metri sul livello del mare , verso nord il luogo è protetto da un muro di 6 metri , e da una collinetta di 100 metri circa , non riuscirebbe a crescere? Nel giardino ho un mango e un avocado che non hanno avuto problemi neppure negli inverni più freddi
     
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1 replies since 6/11/2014, 17:13   1848 views
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